“Come cane e gatto” è un’espressione della nostra lingua per indicare due individui sempre in conflitto tra loro per l’incompatibilità dei loro caratteri.
Ciò deriva dalla credenza secondo cui tra cani e gatti non corra affatto buon sangue. Ma da dove deriva questa convinzione?
Innanzitutto dai diversi modi di comunicare utilizzati dai due animali: i nostri cagnolini, scodinzolando e annusando, usano un linguaggio molto più diretto di quello dei mici che, invece, preferiscono mantenere le distanze e comunicano attraverso i movimenti delle orecchie, della coda e degli occhi. Questi due linguaggi sono così diversi che l’altro animale può avere difficoltà a interpretarli, arrivando persino a fraintenderli!
Inoltre gatto e cane hanno due nature completamente diverse che hanno influenzato il loro comportamento sociale: il primo è un cacciatore solitario; il secondo invece è un animale sociale e rispetta l’ordine gerarchico del branco.
Ecco alcuni consigli per una convivenza pacifica tra cane e gatto:
- Per evitare bisticci è meglio che entrambi abbiano il loro personale spazio dedicato al cibo e all’acqua e cerca di evitare che uno dei due si serva dalle ciotole dell’altro;
- I due devono avere i loro spazi: in particolare il micio di casa deve sempre potersi ritirare in un posto tranquillo e sopraelevato dove non può essere raggiunto dal cane, come un ripiano o una mensola;
- È necessario far capire al cane che il gatto non è una preda e non ritiene che l’essere inseguito sia un gioco divertente, anzi…;
- Non dimenticare che la conoscenza fra gatto e cane deve essere graduale e preferibilmente quando i due animali sono ancora giovani.
Chiara Carati
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